Tra le regine della vendita all’incanto organizzata da Gooding & Co nella settimana dei grandi eventi di metà agosto nella penisola di Monterey e a Pebble Beach in California ci sarà una delle quattro Alfa Romeo 6C 2500 “Supergioiello” carrozzate da Ghia su disegno di Giovanni Michelotti nel 1950. La stima d’aste nel catalogo è compresa tra 1,4 e 1,8 milioni di dollari (al cambio attuale il dollaro equivale all’euro). L’asta si svolgerà nelle giornate del 20 e 21 agosto.
Nel 1950 Ghia costruì una serie di quattro carrozzerie “Supergioiello” Coupé su base Alfa Romeo 6C 2500. Tutte presentavano caratteristiche simili – un profilo moderno e pulito, parabrezza fortemente inclinato, serra compatta e dischi delle ruote – ma ciascuna ha numerosi dettagli differenti dalle altre: non ce n’erano due esattamente uguali. Il primo esemplare fu acquistato dal principe Igor Troubetzkoy come regalo per sua moglie Barbara Hutton, l’erede del miliardario americano Woolworth. La seconda vettura, aggiornata con la tradizionale calandra Alfa Romeo, fece il suo debutto al Salone dell’Automobile di Torino nel maggio 1950 e vinse il primo premio al Concorso d’Eleganza della Carrozzeria alla terrazza del Pincio a Roma. La terza vettura, contraddistinta da una suggestiva livrea bicolore, fu presentata al Concorso d’Eleganza del Lido di Venezia nell’agosto del 1950.
L’auto in vendita da Gooding è la quarta e ultima “Supergioiello” Coupé, facilmente identificabile per la sua combinazione di colori bicolore, il trattamento frontale ridisegnato, le maniglie delle portiere a filo e le sottili pinne posteriori. A distinguere ulteriormente questa quarta vettura è il suo telaio unico. Mentre le tre vetture precedenti sono state costruite sul telaio impostato prima della seconda guerra mondiale dell’Alfa Romeo 6C 2500, questo esemplare è dotata di un telaio tubolare in acciaio all’avanguardia prodotto da Gilberto Colombo, o Gilco, lo specialista milanese che ha progettato e costruito telai personalizzati per molte delle principali case automobilistiche italiane tra cui Ferrari e Maserati.
Si ritiene che questa “Supergioiello” Coupé sia stata costruita su ordinazione della Società Italiana Rappresentanze Commercio Automobili (S.I.R.C.A.), agente ufficiale della Carrozzeria Ghia di Milano. Come le tre Coupé che l’hanno preceduta, anche questa monta componenti meccanici dell’Alfa Romeo 6C 2500, tra cui motore, cambio, assale posteriore, sospensioni, freni e radiatore. Tutti i telai Gilco venivano omologati e numerati dal Ministero dei Trasporti di Milano e questa vettura non fa eccezione. Il 13 marzo 1951 la Motorizzazione aveva dato l’approvazione ufficiale n. 0064251 per “un telaio tubolare per motore Alfa Romeo 2500 S.”
Sebbene si sappia poco della sua originaria storia in Italia, le immagini di questa “Supergioiello” Coupé unica apparvero nel numero di febbraio 1952 della rivista Road & Track con la didascalia di accompagnamento: “Uno sguardo alle prime tre fotografie rende abbastanza chiaro il motivo per cui Chrysler ha scelto Ghia per il lavoro. Questa casa italiana (una delle più radicali quando l’umore è giusto) è tuttavia in grado di creare tutto ciò che c’è di meglio in una carrozzeria italiana pulita, diretta, bella e moderna. Il modello in discussione, basato sul telaio dell’Alfa Romeo 6C-2500 SS, è di concezione completamente continentale”.
L’auto apparve poi in Inghilterra, dove venne messa in vendita da Bunny Garage nel Nottinghamshire. L’annuncio pubblicato nel gennaio 1961 citava un prezzo richiesto di £ 895 e descriveva la speciale italiana con carrozzeria personalizzata come “Alfa Romeo 2,5 litri del 1954. Carrozzeria Special Ghia in blu/bianco. Si stima che sia un esemplare unico del suo genere al mondo. Guida a destra.”
Per tutti gli anni Sessanta, la “Supergioiello” Coupé passò nelle mani di diversi proprietari inglesi tra cui Alan John “Adge” Cutler, frontman del gruppo folk comico The Wurzels. Nel 1971 fu acquisita da Douglas John Cartledge e rimase di proprietà della sua famiglia fino all’ottobre 1995, quando fu venduta all’asta di Brooks a Earls Court (Londra) a Egon Zweimüller. Con l’aiuto dello storico esperto Angelo Tito Anselmi, il team di Zweimüller effettuò un restauro di 5.000 ore e la presentò al Concorso d’Eleganza Villa d’Este nel 1997 con grande successo. La “Supergioiello” Coupé è stata mostrata di nuovo lì nel 2001, ottenendo il premio Best in Class.
Nel 2004, l’auto è stata venduta a Craig Davis di Pebble Beach, in California: un intenditore con la passione per le auto sportive e da corsa italiane uniche e personalizzate. Successivamente Davis vendette l’auto a un collezionista nei Paesi Bassi nel 2007 ma, pentito di averla venduta, la riacquistò pochi anni dopo.
L’attuale proprietario ha acquistato l’auto dal signor Davis nel 2016 e ha incaricato RX Autoworks di North Vancouver di eseguire un restauro completo. Nei due anni successivi, questa rinomata azienda, che ha restaurato diverse importanti Alfa Romeo prebelliche tra cui la 8C 2900 Berlinetta vincitrice del Pebble Beach Best of Show, ha riportato questa vettura unica al suo antico splendore, rifinendola nell’elegante combinazione di colori bronzo con un tetto color cioccolato e interni coordinati. L’unico aspetto del restauro non supervisionato da RX Autoworks è stata la ricostruzione del motore dell’Alfa Romeo 6C 2500, eseguita dall’azienda californiana Phil Reilly & Company.
Dopo il suo restauro, la Supergioiello Coupé ha debuttato al Concours d’Elegance® di Pebble Beach 2019, dove è stata premiata come First in Class e Most Elegant Closed Car. Da allora, l’auto ha ottenuto una serie di premi ai più prestigiosi concorsi d’eleganza, tra cui il Chairman’s Award al Concours of Elegance di Hampton Court Palace, Best in Class al The Quail, Best of Show al Concours on the Avenue di Carmelo e Certificato d’Oro al Convegno Nazionale AROC. Nel marzo 2022 è stato pubblicato un servizio sulla rivista Octane, in un articolo intitolato “The devil you don’t know” a firma di James Elliott.
Fonte: Gooding & Company