La settima categoria prevista quest’anno è stata dedicata alla prima utilitaria marchiata Alfa Romeo di progettazione completamente interna all’azienda: l’Alfasud. La “piccola” di Pomigliano ha festeggiato i suoi 50 anni proprio durante lo scorso anno. Con l’inserimento dell’Alfasud tra le classi del Concorso RealAlfa il RIAR ha desiderato sottolineare l’importanza di questo modello, che è stato anche la prima auto di serie della marca con la trazione anteriore e il motore “boxer” e che è stata prodotta in un milione di esemplari, di cui ne sono sopravvissuti pochi ma che negli ultimi anni è stata oggetto di rivalutazione da parte dei collezionisti. Alfasud non è stata soltanto un’automobile, ma ha rappresentato uno dei più importanti progetti industriali dell’Italia nello sviluppo delle attività produttive nel Mezzogiorno. All’avanguardia nella tecnica e nelle prestazioni all’interno del proprio segmento di mercato.
Sono stati ammessi al Concorso per questa Classe quattro esemplari: la TI 2 porte del 1975 di Andrea Interbitzl, che è risultata Best in Class nella categoria; la 1.2 Super del 1980 di Luca De Angelis, che si è aggiudicata il secondo posto di categoria; la 1.3 del 1982 di Andrea Angeletti; la 1.3 SC del 1983 di Fabio Barriera.
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