La seconda categoria dell’edizione 2022 del Concorso di Conservazione e Restauro RealAlfa è stata dedicata alle Alfa 6C 2300 e 6C 2500. Sono le serie delle 6 cilindri che traghettano l’Alfa Romeo dalla metà degli anni Trenta al periodo bellico e alla ripresa del dopoguerra, fino a cessare la produzione per il raggiungimento della dimensione da vera industria automobilistica con la 1900. È il periodo che abbraccia il momento d’oro della carrozzeria Italiana: Touring, Castagna, Pinin Farina, Boneschi, il designer Mario Revelli de Beaumont: fuoriserie e piccole serie, tradizionali berline, maestose limousine da parata, spettacolari coupé, sontuose cabriolet ed essenziali spider da corsa. I trionfi nelle competizioni si susseguono. E modelli quali Villa d’Este e Freccia d’Oro entrano nel mito delle più belle Alfa Romeo di sempre.
Sono state ammesse al Concorso per questa Classe sei vetture: la 6C 2500 Sport con Carrozzeria della Touring Superleggera del 1939 di Corrado Lopresto, che è risultata Best in Class; la 6C 2300B Gran Turismo Worblaufen del 1939 di Francesco Ricciardi, che ha meritato il secondo posto di Categoria e si è aggiudicata il premio speciale per “gli interni meglio conservati nelle auto d’anteguerra”; la 6C 2500 Sport di Pinin Farina del 1947 appartenente a Claudio Giorgetti, che è stata insignita del premio speciale per “la vettura col passato storico più significativo; la 6C 2500 Sport Pinin Farina del 1949 di Roberto Pozzi, a cui è stato assegnato il premio speciale per “gli interni meglio conservati tra le vetture del dopoguerra”; la 6C 2500 Sport Freccia d’Oro del 1949 di Luigi Moretti; la 6C 2500 Super Sport Villa d’Este (carrozzeria Touring Superleggera) del 1950 di Maria Rosaria Pacifici.
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