Data:
Domenica, 29 Settembre, 2019
Location:
Autodromo di Varano de’ Melegari (Parma)
II° Edizione Trofeo Carlo Chiti
Alfa Romeo Festival
Autodromo di Varano dei Melegari (PR)
Domenica 29 settembre 2019
Dopo la riuscitissima prima edizione dell’anno scorso ripetersi non era affatto scontato ma evidentemente la formula era quella giusta, la giornata bella e la smisurata passione per il marchio Alfa Romeo hanno fatto il resto ed anche questa seconda edizione è stata un successo.
Un successo di pubblico con centinaia di Alfa storiche e moderne che hanno riempito il paddock e la pista dell’autodromo di Varano con tantissimi appassionati a guidare in circuito o semplicemente a seguire le manches di prova sulle tribune e nei boxes aperti a tutti. Ed è proprio bighellonando nei box ad osservare queste auto preparate per correre e che hanno vinto tanto, una su tutte la Giulia GTA, e che tanto somigliano a quelle che molti si potevano permettere nella vita di tutti i giorni, che ci si rende conto di come nasce e si alimenta il mito di un marchio automobilistico che ha sempre privilegiato le corse.
La giornata comincia presto e già alle 7,30 si aprono i cancelli dell’autodromo che si chiuderanno solo alle 18 e vedranno alternarsi vetture racing e stradali con giri cronometrati sia per le varie gare che per l’attribuzione del trofeo ing. Carlo Chiti, quest’anno vinto dalla Giulietta Turbodelta dei soci RIAR Fontana, padre e figlio, molto bravi a percorrere tre giri con tempi praticamente identici uno all’altro.
Visto che la giornata è lunga e che dopo alcune ore di sinfonia motoristica alcuni (leggi mogli, fidanzate e compagne) vorrebbero un diversivo, si è pensato ad una visita al labirinto della Masone nella vicina Fontanellato. Questo della Masone, un po’ come tutti i labirinti, è un posto magico ed affascinante; creato con altissime siepi di bambù è il più grande al mondo ed è adiacente alla raccolta d’arte di Franco Maria Ricci, un vero museo che meriterebbe una visita più approfondita che noi non possiamo permetterci, almeno adesso, ammaliati dal canto melodioso delle sirene (leggi motori Alfa Romeo preparati) che ci attira verso l’autodromo.
Il labirinto della Masone offre al suo interno anche la possibilità di soddisfare l’aspetto enogastronomico che non può essere tralasciato visto l’orario e che i salumi, i tortelli ed il lambrusco che sono uno dei vanti della zona ci aspettavano nel ristorante prenotato per tempo.
Rieccoci in autodromo dove nel frattempo si sono succedute gare e giri cronometrati ; tra i piloti presenti Arturo Merzario, campione del mondo Marche nel 1975 con la 33TT12, che girava in pista su una sport anni ’70 ed Andrea De Adamich che gestisce la scuola piloti di Varano assieme al figlio Gordon, ma soprattutto Bruno Giacomelli pilota di punta della squadra Autodelta gestita dall’ing. Chiti che ritentò l’avventura della Formula Uno negli anni a cavallo tra il 1970 ed 80.
Alle 17,30 grande parata di tutte le Alfa Romeo in pista e premiazione dei piloti da parte dei familiari dell’ingegner Carlo Chiti al quale è intitolato il trofeo che corona l’Alfa Romeo Festival, una giornata speciale che riesce ad amalgamare l’odore della benzina, l’arte, l’urlo dei motori, il sapore del culatello e del lambrusco con la passione per un marchio, l’Alfa Romeo, che unisce tanti appassionati nel mondo.