Dal 21 al 22 settembre 2013, le leggende sono tornate in pista: un grande evento organizzato dal Registro Italiano Alfa Romeo International Club e da Automobilismo Storico Alfa Romeo, Museo di Arese, per festeggiare il Cinquantesimo dell’Autodelta.
L’appuntamento è stato all’Autodromo Nazionale Monza, proprio su quegli asfalti che hanno visto nascere e crescere la leggenda sportiva e la passione della nostra amata Alfa Romeo. Per celebrare il mezzo secolo di vita di quello che per oltre vent’anni è stato il reparto corse del Biscione, non vi è stato modo migliore che riportare in pista – tutte assieme – le vetture che hanno corso, vinto e tenuta alta la bandiera dell’Alfa Romeo sui circuiti e le strade di tutto il mondo, in ogni categoria.
Dalle leggendarie Tipo 33 – che hanno dominato due Campionati del Mondo – alle indimenticabili GTA. Dalle Giulia TZ e TZ2 alle Formula 1 e Formula Indy. Dalle monoposto di Formula 3 e Formula Alfa Boxer alle Alfasud Trofeo. E l’elenco sarebbe ancora lungo, comprendendo vetture da Turismo, da Rally, Sport e GP. Tutte accomunate dal marchio orgogliosamente portato sul cofano e dalla passione con cui oggi i proprietari le custodiscono e mantengono in efficienza a conferma di uno stile e di una eccellenza tutti italiani. Provengono infatti da tutto il mondo le vetture che hanno fatto riecheggiare sull’asfalto della “loro” Monza le sinfonie dei propri motori. Con 4, 6, 8 o 12 cilindri ! Fianco a fianco – ruota a ruota – con i famosi esemplari del Museo Storico Alfa Romeo. E con loro, in questo evento eccezionale, anche le splendide vetture della Scuderia del Portello.
L’Autodelta, nata come società indipendente in collaborazione con l’Alfa Romeo, diventerà in seguito un vero e proprio reparto corse per il Biscione ed accumulerà in poco più di dieci anni un immenso palmares in ogni categoria. Verranno curati lo sviluppo, la gestione sportiva, l’assistenza ai clienti e la progettazione di nuove vetture da competizione. 1963. Dopo l’esperienza con l’ATS, Carlo Chiti, insieme ai fratelli Ludovico e Gianni Chizzola, decise di fondare una piccola società con sede a Feletto Umberto, nei pressi di Udine, al fine di collaborare con Alfa Romeo nella costruzione delle Giulia TZ.
Alfa Romeo era infatti intenzionata – per volontà di Giuseppe Luraghi – ad affidare all’esterno la costruzione e la gestione delle vetture da corsa, che sarebbero tornate in pista, dopo il ritiro della squadra ufficiale nel 1951, con il Campionato del Mondo di Formula 1 vinto da Juan Manuel Fangio al volante della Tipo 159 “Alfetta”. Dopo aver utilizzato per poco tempo il nome “Delta-Auto”, il 5 Marzo 1963 Chiti e Ludovico Chizzola registrarono la nuova società con il nome “Autodelta”. Al termine dell’incarico per la costruzione della TZ e TZ2, la collaborazione continuò per la gestione sportiva e per la preparazione delle vetture da competizione, mentre si avvicinava l’epoca delle GTA. Carlo Chiti godeva infatti di grande considerazione e influenza nei confronti dei vertici Alfa Romeo per la sua creatività e genialità. L’attività dell’Autodelta/Udine diveniva sempre più intensa e le difficoltà logistiche iniziavano a pesare sull’efficienza del rapporto con Alfa Romeo. Quindi nel 1965 Chiti trasferì l’Autodelta in alcuni – anonimi – capannoni a Settimo Milanese, poco lontano da Arese. Chizzola decise invece di abbandonare l’impresa e continuò a gestire la concessionaria di famiglia a Udine. L’anno successivo, il 14 Gennaio 1966, l’Autodelta fu acquisita dall’Alfa Romeo e Chiti divenne Direttore Generale di quello che, a tutti gli effetti, venne trasformato in un reparto corse della Casa.
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